帕多瓦圣弗朗西斯科大教堂的回廊重建

下载所需积分: 2
帕多瓦圣弗朗西斯科大医院的四百年历史回廊正在重建,采用极为纤细的不锈钢结构,建立在古老基础的遗址上。这是为帕多瓦医学历史博物馆新展览而进行的国际竞赛获胜项目的一部分。
项目由HEINZ TESAR、STUDIOMAS与卡米洛·比安奇、詹弗兰科·普里维列吉奥、斯特凡诺·德·比亚西 “结构师” 共同设计。
在与圣弗朗西斯科修道院系统相连的回廊内,最初作为医院的建筑在14世纪初设计,经过一系列考古挖掘后,古老走廊的基础被重新发现,证实了历史地图的准确性。帕多瓦医学历史博物馆的创立由一系列公共机构联合推动,因此决定进行回廊的重建。由于缺乏文献和遗物,无法进行严格的复原,因此选择了在尊重古老轮廓的基础上进行类型化重建。
新走廊的设计追求垂直元素的极致纤细和水平元素的轻盈。
结构的厚度减少和轻盈感通过稀疏的柱子节奏得以强调,旨在便于人们清晰地阅读后面的四百年历史立面。这些立面采用简单而低调的语言构成,实际上是古老医院的“家庭”一侧,其理想结构受到了方济各会的影响。与现有建筑的简朴形成对比,设计选择尽可能减少“细节”构造和材料的叠加。因此,新走廊呈现出一种连续、纤细、通透的单一材料覆盖,支撑在一系列节奏感强烈的纤细垂直元素上。
在设计中并未强调传统的拱廊建筑主题:柱子与屋顶的连接以及柱子与地面的结合。钢柱的设计基于极限的纤细性,直径为10厘米,间距为3.60米,高度为5.20米;屋顶外侧朝向花园的厚度为4厘米,向建筑墙体增加至12厘米。新走廊的结构行为完全独立于古老建筑;它由一系列简单的框架元素组成,部分在工厂组装,部分在现场施工,基础采用后退的独立基础螺母,与古老基础分开,古老基础已被揭露并得到保护。新结构与周边墙体之间的细小接缝 “约40厘米” 通过自然光透过一块由轻型支撑悬挂的玻璃板而显现。
新走廊的北侧宽度较小,呈现为一个依靠与大花园边界墙相连的凉棚,花园由朱塞佩·贾佩利设计。
在2004年获胜的竞赛项目中,内部花园被设想为“药草园”,恢复了古老医院的原始功能。花园应配备按照螺旋路径布置的座椅,向北上升,允许其作为“植物剧场”用于讲座和小型夏季表演。药用植物的选择与玛丽亚·皮亚·库尼科合作进行。
花园的原始设计在施工过程中被剔除,因委托方帕多瓦省的不同需求 “如停车场等”。
回廊的重建和“植物剧场”是2004年国际竞赛获胜项目的一部分。经过多年的项目推进,直到执行层面,变更、展览方案的修改、修复与展览设计的调整等,完全用公共资金修复的公共建筑已交由一家私人公司管理。回廊的重建是竞赛获胜项目的遗留部分……
Il chiostro del quattrocentesco Ospedale di San Francesco Grande viene ricostruito sul sedime delle antiche fondazioni utilizzando una rarefatta struttura in acciaio inossidabile di estrema snellezza. Si tratta della parte realizzata del progetto vincitore del concorso internazionale per l’allestimento del nuovo Museo di Storia della Medicina di Padova.
Progetto: HEINZ TESAR, STUDIOMAS con Camillo Bianchi, Gianfranco Privilegio, Stefano De Biasi (strutturista).
All’interno di un chiostro, annesso al sistema conventuale di San Francesco, e concepito all’inizio del XIV secolo come ospedale, furono riportate alla luce, in seguito a una campagna di scavi archeologici preliminari al restauro, le fondazioni dell’antico portico, a conferma delle mappe storiche. Il consorzio di enti pubblici promotori della fondazione del Museo di Storia della Medicina di Padova decise di procedere quindi alla sua ricostruzione. Preso atto dell’impraticabilità della ricostruzione filologica, per carenza di documenti e reperti, si decise per una ricostruzione tipologica, nel rispetto del tracciato antico.
Il disegno del nuovo portico è determinato dalla ricerca di una estrema snellezza degli elementi verticali e sottigliezza di quelli orizzontali.
La riduzione di spessore e la leggerezza della struttura, sottolineata dal ritmo rarefatto delle colonne, intendono anche consentire un’agevole lettura delle retrostanti facciate quattrocentesche. Tali facciate sono composte tramite un linguaggio elementare e dimesso - si tratta di fatto del lato ‘domestico’ dell’antico Ospedale quattrocentesco, la cui struttura ideale era peraltro improntata da matrici francescane. Il confronto con la sobrietà dell’esistente ha condotto alla scelta progettuale di ridurre per quanto possibile la presenza del ‘dettaglio’ costruttivo e la sovrapposizione di materiali. Il nuovo portico risulta così una copertura continua, sottile e ariosa, monomaterica, sostenuta da una successione ritmica di elementi verticali snelli.
Nessuna enfasi viene posta nel disegno di quelli che sono i tradizionali temi architettonici delle strutture porticate: il raccordo delle colonne con la copertura e il loro attacco a terra. Le colonne in acciaio sono state dimensionate sui valori limite di snellezza, e hanno un diametro di 10 cm e interasse di m 3,60, altezza m 5,20; la copertura ha un profilo esterno, verso il giardino, di 4 cm, che aumenta fino a 12 cm verso i muri del fabbricato. Il comportamento strutturale del nuovo portico è completamente indipendente da quello dei fabbricati antichi; si tratta della successione di semplici elementi a telaio in parte assemblati in officina, in parte in opera, fondati su dadi di fondazione gettati in opera arretrati e indipendenti rispetto alle antiche fondazioni, che sono state messe in luce e protette. Il sottile giunto (circa cm 40) che separa la nuova struttura dalle murature perimetrali è reso evidente dalla luce naturale che traspare da una lastra di vetro sostenuta da leggeri supporti a sbalzo dalla muratura.
Il braccio Nord del nuovo portico ha una larghezza ridotta; esso si configura come un pergolato appoggiato al muro di confine col grande giardino retrostante, progettato da Giuseppe Jappelli.
Il giardino interno nel progetto vincitore del concorso del 2004 era inteso come “giardino-orto dei semplici”, e riprendeva la sua funzione originaria nell’ambito dell’antico Ospedale. Il giardino avrebbe dovuto essere attrezzato con sedute disposte secondo un percorso a spirale, in ascesa verso il lato Nord, tali da consentire anche la funzione di “teatro botanico” per conferenze e piccole rappresentazioni estive. Le piante medicinali del giardino erano state selezionate con la collaborazione di Maria Pia Cunico.
Il progetto originario del giardino è stato stralciato in corso d’opera, per sopravvenute diverse necessità del committente, la Provincia di Padova (un parcheggio…).
La ricostruzione del portico e il “teatro botanico” sono parte del progetto vincitore del concorso internazione per l’allestimento del Museo di Storia della Medicina di Padova, del 2004. Dopo anni di progetti, fino al livello esecutivo, varianti, modifiche del programma espositivo, adeguamenti del restauro al progetto di allestimento ecc. l’edificio, pubblico, completamente restaurato con fondi pubblici, è stato conferito in gestione a una società privata. La ricostruzione del portico è quanto rimane del progetto vincitore del concorso…
Collaboratori: Elena Gomiero, Alessandro Ponchio, Alessandro Paladin, Enrico Polato, Riccardo Mietto;
Strutture: ing. Stefano De Biasi
Impianti: Sinergia planning sas